Juan Ramón Jiménez – Platero e io

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La quinta mostra di luogo_e, La facoltà dell’asino, è strettamente legata alla lettura di una raccolta di racconti che ha per protagonista Platero, l’asino del poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez (1881-1958), Premio Nobel per la letteratura nel 1956.
Platero y yo esce per la prima volta, in versione ridotta, nel 1914. Una seconda versione, completa di tutti i centotrentotto racconti, appare nel 1916.
A luogo_e piace il ritratto che Jiménez fa dell’asino, perché rende finalmente giustizia all’animale, contro le storpiature della tradizione e della letteratura, contro le attribuzioni indebite di linguaggi e comportamenti umani che le favole hanno finito per farci credere “asineschi”.
Platero è piccolo, peloso, soave: così soffice di fuori che si direbbe tutto di cotone, senza ossa. Solo gli specchi di mica dei suoi occhi sono duri come due scarabei di vetro nero. […] è tenero e affettuoso come un bambino, una bambina…; ma secco e duro come una pietra. Così Juan Ramón Jiménez presenta Platero al lettore, immergendolo da subito in una narrazione per frammenti, fatta di immagini poetiche.
Sullo sfondo ci sono la campagna e la natura andaluse, in particolare il paesaggio di Moguer, patria del poeta tratteggiata in modo finissimo, evocativo. In primo piano c’è l’asino Platero, descritto e raccontato dal poeta attraverso scene quotidiane, eppure pregne di un lirismo raffinato. Il primissimo piano, infine, è dedicato alla relazione di profonda amicizia che lega lo scrittore e Platero, che sovente passeggiano insieme in contemplazione della natura o degli abitanti di Moguer. Nel titolo, Platero e io, Jiménez si fa precedere dall’asino, dichiarando immediatamente il tipo di relazione che li lega – un rapporto dialogico, paritario.
Per tutti questi motivi luogo_e ha ritenuto l’opera di Jiménez perfetta per veicolare le premesse della mostra La facoltà dell’asino, che a sua volta si impegna a gettare uno sguardo finalmente giusto su un animale tanto frainteso e si spinge oltre, fino ad azzardare un paragone virtuoso tra l’asino, quello raccontato in modo onesto, e l’artista, quello impegnato in modo sincero.
Tra le varie traduzioni italiane disponibili, luogo_e ha scelto come libro ufficiale per accompagnare la mostra l’edizione uscita nel 1998 per Passigli Editori, a cura di Carlo Bo, con una selezione di sessantotto racconti più una dedica finale a Platero.

 

Nell’immagine:
La copertina di Juan Ramón Jiménez, Platero e io, Passigli Editori, 1998