TU SEI IL SOLE. Cosa vedi? Cosa ne pensi? Cosa ne fai?

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[6 – 7 febbraio 2019  //  apertura: 14 – 18]
Inaugurazione martedì 5 febbraio, ore 17
Nell’ambito di CLOROFILLA 6, mostra collettiva degli studenti dell’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo
Mateo Buonomo, Irene Curti, Giulia Dal Monte, Alessia Fiore, Alice Goisis, Veronica Guastamacchia, Elisabetta Maffioletti, Giulia Maffioletti, Matteo Patelli, Luca Rota, Matteo Volonterio, Zita, LM

 

Luogo_e è un ospite, in tutti i sensi. Ospita le opere degli studenti di Liliana Moro dell’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo, ed è a sua volta ospitato, tra le loro ricerche degli ultimi mesi.
Non impongo un tema, il lavoro di ciascuno è come un piccolo racconto indipendente, personale, racconta Liliana Moro quando ci incontriamo per immaginare la mostra. E questo non-tema diventa il tema.

Il saggio Il maestro ignorante (Jacques Rancière, Mimesis, 2008) getta uno sguardo critico sul processo gerarchico di abbrutimento – del sapere e dello studente – che sottende la pratica della spiegazione come travaso di sapere. Rancière propone, in opposizione alla figura dominante del pedagogo abbrutitore, quella del maestro emancipato, che crede nell’eguaglianza di tutte le intelligenze e può emancipare a sua volta.
Il maestro emancipato è il maestro ignorante, nella sua accezione più carica di potenza: è il maestro che si dà la possibilità di insegnare anche ciò che non sa, perché insegnare non è riempire lo studente con le proprie conoscenze, bensì accompagnarlo nella ricerca di ciò che vorrà e potrà trovare da sé. Il maestro emancipato non verifica ciò che lo studente ha trovato, verifica solo che abbia davvero cercato. Cosa vedi? Cosa ne pensi? Cosa ne fai? dovrebbe sempre domandare, secondo Rancière, il maestro emancipato allo studente che cerca.

In apertura del film Le armonie di Werkmeister (Béla Tarr, Ungheria, 2000), in una taverna ungherese il postino János Valuska insegna a un gruppo di avventori il funzionamento di un’eclissi. Gli uomini gli fanno spazio, spostano i tavoli contro le pareti. Valuska sceglie un uomo barcollante, lo accompagna al centro della stanza. Tu sei il Sole, gli dice, e gli mostra come muovere le dita perché diventino raggi. Attorno a lui fa gravitare una Terra ubriaca, poi una Luna a sua volta brilla. Sono loro – gli “studenti”– il sistema solare. Valuska li dirige, li osserva. E ora avremo una spiegazione grazie a cui anche gente semplice come noi può comprendere qualcosa sull’immortalità. Vi prego solo di seguirmi in uno spazio sconfinato, raccomanda. E il moto di quel sistema solare improvvisato a poco a poco coinvolge tutti i presenti, diventa una danza intima e corale nel contempo, una danza in cui Valuska si confonde tra gli studenti, entra nel loro mondo e li lascia entrare nel proprio.

Questa mostra è la danza di Liliana Moro e dei suoi studenti, la rappresentazione del sistema che sono riusciti a creare in mesi di gravitazioni e orbitazioni, la raccolta delle loro più recenti risposte alle domande Cosa vedi? Cosa ne pensi? Cosa ne fai?
E luogo_e, non più scuola, non ancora mondo, si presta a essere il dispositivo ottico attraverso cui il pubblico può osservare, come attraverso un telescopio, i moti imprevedibili di quell’universo sconfinato che è l’apprendimento emancipato.

 

In collaborazione con:

 

 

 

CLOROFILLA 6
Martedì 5 febbraio 2019 // h 17
c/o luogo_e (www.luogoe.com)
Via Pignolo 116, Bergamo
Apertura: 6 – 7 febbraio // h 14 – 18

Martedì 5 febbraio 2019 // h 17.30
c/o Accademia di belle arti G. Carrara
P.zza G. Carrara 82/d, Bergamo
Apertura: 6 – 7 febbraio // h 10 – 16

 

Nell’immagine:
Frame tratto da Gli anni in tasca (L’argent de poche), François Truffaut, Francia, 1976