Albert Meister – Sotto il Beaubourg

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Nel 1976 in Francia esce La soi-disant utopie du centre beaubourg, testo utopico scritto da Albert Meister (1927-1982) sotto lo pseudonimo Gustave Auffeulpin.
Il libro, edito in Italia da Eléuthera nel 1988 con il titolo Sotto il Beaubourg, si apre con il resoconto di alcuni esperimenti immaginari di contrazione della materia grazie ai quali si sarebbe reso possibile praticare, in corrispondenza dello spiazzo del futuro Centre Pompidou, uno scavo profondissimo. La gigantesca cavità, secondo le parole dell’autore, viene sfruttata per realizzare un centro culturale speculare al Beaubourg ufficiale e costituito da centinaia di piani sotterranei dedicati ad attività culturali e creative di ogni sorta, autogestite secondo i desideri e le necessità della collettività.
Il testo racconta la vita nel centro, descrive l’organizzazione degli spazi e delle attività, riflette sulla gestione delle questioni pratiche di una vita comunitaria che si dissocia dalla cultura dominante. Albert Meister, con sguardo utopico, affronta le problematiche del sostentamento economico, della convivenza in spazi totalmente condivisi, dell’alimentazione e dell’educazione.
Tutto il testo è disseminato di un continuo accento sul bisogno del recupero della relazione umana nel fare cultura. Per belli che siano, i quadri o le poesie o i grafismi gestuali della danza da soli non fanno cultura. Ci vuole anche la fraternità, l’amicizia. E forse le poesie e tutte le altre cosiddette produzioni culturali non sono che mezzi per arrivare ad amare, scrive l’autore.1
Proprio in nome di questo spirito, luogo_e sceglie Sotto il Beaubourg come testo di riferimento per Alicom, la ricetta, mostra inserita nel programma dell’iniziativa The Blank ArtDate2018 che, proponendo il tema Frequenze / Frequencies, fa appello a uno spirito di auspicata e auspicabile partecipazione.
L’Alicom è l’alimento completo introdotto nel Beaubourg di Meister per risolvere la questione alimentare: è un panino arricchito di tutte le sostanze nutritive necessarie a soddisfare il fabbisogno quotidiano e distribuito gratuitamente nel centro. Luogo_e lo sceglie come metafora di una mostra completa di tutti gli ingredienti per un modo di fare cultura che sia comprensivo della partecipazione e delle relazioni umane tanto care al progetto utopico di Meister.

 

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Nell’immagine:
Albert Meister, Sotto il Beaubourg, Milano, Eléuthera, 1988

 

1. Albert Meister, Sotto il Beaubourg, Milano, Eléuthera, 1988, p. 59