Festina stonata

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[6 maggio – 3 luglio 2021 * giovedì, venerdì, sabato 14 – 19]
Marco Belfiore, Jimmie Durham, André Gide, Dion Kitson,
Lucien Métivet, Giovanni Oberti, Alice Pilusi, Luca Resta,
Eleonora Roaro,
Mark Twain+Lester Ralph, AA. VV.

 

Nel novembre scorso, in occasione della X edizione di ArtDate – Festival di Arte Contemporanea, le realtà del panorama artistico bergamasco sono state invitate a riflettere sul tema del dono.
Luogo_e avrebbe voluto dare una festa. Non organizzare una festa, né ospitare una festa.
Proprio dare una festa – dare come porgere, passare di mano in mano, offrire, donare. Avrebbe voluto festeggiare gli amici artisti, i visitatori, e l’arte tutta, che prova a resistere nonostante tutto. Dare una festa alla città, perché se la mettesse in tasca per ritrovarla ogni tanto, frugando distrattamente tra le vie. Ma a novembre non si è potuta dare nessuna festa, neanche una piccola, nemmeno una attenta.
A maggio finalmente Luogo_e riapre le sue porte, e vorrebbe ancora dare una festa di quelle belle, con assembramento. E festeggiare perché si ritorna, si ricomincia. Ma la musica festosa, festante, seppure l’estate si avvicina, sembra correre ancora un po’ troppo veloce. Il volume è alto, il canto esagerato. Rallentiamo il disco. Continuiamo a cantare, eppure a squarciagola non pare ancora una buona idea. Luogo_e dà allora una festina, una mostra aperta con garbo, pensata con cura, sperando di fare dono gradito. La musica, così addomesticata, non è del tutto intonata. C’è qualcosa di strano in questa festa lenta, sembra gambe all’aria. La torta c’è, è un po’ scombinata. Sembra caduta e poi aggiustata con la panna. I dolci ispirano poca fiducia, sono infestati, insidiosi. I palloncini sono scoppiati, i botti invece non si fanno sentire – li si direbbe impietriti. E c’è un fiore che, sebbene un po’ strapazzato, non desiste, beve e profuma la stanza. Si prova a divertirsi, una sola moneta per una giocata. Soldi buttati, dicono alcuni. Eppure anche ciò che si butta lascia un segno, una traccia. Provare per credere: si scagli su un foglio del colore, o un’idea. Vi lascerà l’impronta. Esemplare unico. Dono singolare.

 

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L’accesso ai locali della mostra sarà contingentato, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza dettate dall’emergenza sanitaria. Sarà possibile prenotare la visita (anche in giorni e orari diversi da quelli di apertura) scrivendoci alla nostra mail luogo.e@gmail.com o sui nostri canali social. Si potrà altresì venire a trovarci senza prenotazione, rispettando il limite di capienza indicato all’ingresso.

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Un ringraziamento a I Giardini di Giava, Via San Tomaso, 94, 24121 Bergamo

 

Italo Calvino, Marcovaldo ovvero Le stagioni in città (1963), Milano, Mondadori, 2016

 

Luca Resta, Pandora’s gift, 2020
marmo bianco di Carrara, pigmento, inchiostro, 4,5 x 19 x 4,5 cm
courtesy l’artista

I botti, piccoli e grandi, evocano in egual misura il suono della festa e il rumore della distruzione, il segno di una rottura. È il tuono che segue il lampo. Prelude a un dopo, a un nuovo inizio.

 

Jimmie Durham, Senza Titolo, 2003
acrilico su carta, 96 x 64 cm
collezione privata

La traccia di un gesto. Lanciare è un modo di donare con ostinazione, lasciar cadere è un modo di cedere con leggerezza. Qualunque forza abbia mosso il braccio dell’autore, la risultante è la forma di un dono. L’opera è il regalo dell’artista a un critico amico e collezionista. La parola scritta in cambio di un segno in parte affidato al caso. Come si suol dire: quello che conta è il gesto.

 

AA. VV., Invito per un dono, 2020
82 opere donate a luogo_e da artisti amici, tecniche miste e supporti vari, 15 x 10 cm
courtesy gli artisti e luogo_e

La raccolta delle opere che ottantadue artisti amici hanno donato a luogo_e.
La raccolta delle opere che luogo_e donerà a ottantadue visitatori sorteggiati al termine della mostra.

Hanno partecipato al progetto: Nicola Agazzi, Anna Aiolfi, Laura Baffi, Mattia Barbieri, Simona Barzaghi, Pietro Belotti, Cinzia Benigni, Franco Bianchetti, Barbara Boiocchi, Nadia Bratelli, Martina Brembati, Gaia Boni, Maura Cantamessa, Paola Capetti, Enrico Cattaneo, Italo Chiodi, Samanta Cinquini+Micaela Leonardi+Giulia Cosio, Alfredo Colombo, Ludovico Colombo, Nicole Colombo, Angela Cominelli, Mario Consoli, Giorgio Cornolti, Giulia Dal Monte, Giovanni De Francesco, Giovanni De Lazzari, Martina Dierico, Olmo Erba, Mattia Ferretti, Chiara Fusar Bassini, Marta Galmozzi, Oscar Giaconia, Camilla Giachetta, Floriana Giacinti, Elio Grazioli, Marco Grimaldi, Angelo Iodice, Eugenio Kim, Giusy La Licata, Alice Lamperti+Ismael Lo, Giulio Locatelli, Gabriele Longega, Luca Loreti, Clara Luiselli, Lorenzo Lunghi, Edoardo Manzoni, Nicola Marenzi, Camilla Marinoni, Simone Mizzotti, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Greta Mauri, Matteo Montagna, Raffaele Morabito, Federica Mutti, Giovanni Oberti, Valeria Olivo, Francesco Parimbelli, Luciano Passoni, Lidia Patelli, Simon Pellegrini, Anna Pezzoli, Giovanna Piccinini, Manuela Piccolo, Domenico Pievani, Alfa Pietta, Claudia Ponzi, Anna Pulcini, Elena Radice, Sara Ravelli, Patrizia Riviera, Eleonora Roaro, Carlo Rocca, Olivier Russo, Francesca Santambrogio, Michele Savino, Clara Scola, Ilaria Sponda, Gabriel Stöckli, SUBV, Daniela Tasca, Annarosa Valsecchi, Alessandro Verdi.

 

André Gide, Prometeo male incatenato, 1899
edito da Vita felice, Milano, 2012

Nella mitologia greca Prometeo sfida gli dei – ruba il fuoco e lo dona all’umanità. Due saranno le conseguenze: da una parte l’evoluzione per l’uomo, dall’altra le pene inflitte al donatore.
In una surrealista riflessione sul dono, Gide interpreta il mito di Prometeo, calandolo nella società a lui contemporanea. A uno dei suoi personaggi fa dire: “Un’azione gratuita! A lei questo non dice niente? Io la trovo una cosa straordinaria. Per molto tempo ho pensato che era proprio quello che distingueva l’uomo dagli animali: un’azione gratuita. Definivo l’uomo l’animale capace di un’azione gratuita. E poi ho pensato il contrario: che era il solo essere incapace di agire gratuitamente.

 

Dion Kitson, Bankroll, 2020
video a canale singolo, colore, suono, 0:28 min
courtesy l’artista

Il gesto somiglia all’offerta votiva: inserire la moneta, esprimere il desiderio, aspettare il piccolo tonfo. Ma il soldo è letteralmente buttato – finisce nel cestino, non esaudisce. E cosa rimane? Un giro di giostra, un’esperienza breve ma intensa, che se comincia è comunque destinata a finire sul più bello.

 

Eleonora Roaro, 00:00:01:00, 2016
proiezione a canale singolo, originariamente video installazione su sette monitor, colore, suono, 02:00 min. loop
courtesy l’artista e VisualContainer

Due tempi a confronto. Da un lato il tempo geologico, terrestre ma non umano – il tempo megalitico delle pietre, dei monumenti archeologici. Dall’altro il tempo effimero dell’uomo, che in confronto al primo ha la durata di uno scoppio. Lo scoppio di un palloncino tra le mani dell’artista segna la sparizione dell’immagine.
Lo scoppio di tutti i palloncini nella stanza segna la fine della festa.

 

Giovanni Oberti, Senza titolo (Vanitas), 2010
Deumidificatore, vaso di plastica, fiore reciso, aria, acqua, polvere; dimensioni variabili
courtesy l’artista [_e un ringraziamento a I Giardini di Giava, via San Tomaso 94, Bergamo]

Il più tradizionale degli omaggi, un fiore reciso, sopravvive in un vaso grazie all’acqua estratta dallo spazio espositivo con un deumidificatore. Sorbisce l’umidità delle vecchie mura che ospitano la mostra, si nutre del precipitato dei nuovi respiri dei visitatori.

 

Mark Twain + Lester Ralph per le illustrazioni, Il diario di Adamo ed Eva, 1904-6
Edizioni Medusa, Milano, 2017

Mark Twain immagina, in forma di diario, le riflessioni di Adamo ed Eva prima e dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre. Curiose sono le prese di coscienza dell’uno e dell’altra sulle differenze caratteriali, di sensibilità e di genere. Poetico è l’impegno, soprattutto di Eva, di donare il nome alle cose. Di tutt’altro spirito è il dono insidioso della mela.
Parallelamente all’opera letteraria vedono la luce le cinquantacinque illustrazioni di Lester Ralph sul tema, di cui l’edizione esposta presenta una selezione.

 

Lucien Métivet, Notre mère Ève, dalla serie Les grandes dames, 1894
litografia, 28,5 x 21 cm
collezione privata

In una litografia tratta dal giornale umoristico parigino Le Rire, Eva offre ad Adamo la mela colta dall’albero proibito, su istigazione del serpente. Curioso è il dialogo in francese tra i tre personaggi, riportato ai piedi dell’immagine. Un’ambiguità di senso generata dall’affinità di pronuncia delle parole paumés e pommes – rispettivamente palme e mele – sembra destinata a indurre i due progenitori a trasgredire il divieto.

 

Marco Belfiore, Pink Dart, 2015
acrilico su tavola, 40 x 30 cm
courtesy l’artista

Nel buffet di dolci di una festina stonata l’occhio cade su un curioso bignè glassato, con aggiunta di rana dai colori iridescenti. Memore dei rituali in cui certe rane producono effetti allucinogeni, l’artista ci offre un dolce che, attraente nella forma ma tossico all’assaggio, promette inaspettate visioni.

 

Alice Pilusi, Sorry I bit you when I was drunk, 2020
scultura in ceramica, 30 x 25 x 25 cm
courtesy l’artista

Ogni festa che si rispetti ha la sua torta. In questa festina stonata si offre una torta lievitata – non come il pan di spagna, più come il poliuretano espanso. Una torta cava, svuotata, senza più sostanza, già morsicata. O una torta come caduta, ricomposta con la panna montata. Una torta fantasma, fatta solo di guarnizioni e di ammiccanti decorazioni. Una torta colorata, che vorrebbe essere golosa, ma rimane indigesta.