Noemi Ferrari – Spiaggia delle Cannelle, Isola del Giglio [2020-21]

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Noemi Ferrari
Spiaggia delle Cannelle, Isola del Giglio [2020-21]
video a colori, sonoro, 00:00:07
Realizzato con il sostegno di E.N.D. [Essere Nella Distanza], Isola del Giglio


Sette secondi
Non può durare che un battito di ciglia,
che forse è un abbaglio, una visione,
o uno scherzo della mente e degli occhi.
Sette secondi vi sembran troppi?
È il tempo necessario per essere e svanire,
per restare sul fondo della retina
e alla memoria risalire.

Alla storia di Mamiliano e del suo braccio,
uno dei due, che non sarà mai un abbraccio.
Il braccio che all’altro si tende,
verso l’alto qui si protende.
Ha le sue radici nella terra,
come un fiore si schiude al sole
e verso il cielo si distende.
Sette secondi, come testimonianza,
nella brezza marina, della sua esistenza.

Il mare è calmo, il vento è lieve,
appena accennano le dita un movimento
di questo fiore nato in riva al mare,
forse uno scherzo, forse un abbaglio.

Che sia invece un periscopio
alla ricerca di uno spiraglio
per emergere di nuovo all’Isola del Giglio?

 

696 caratteri per 7 secondi
Non può che essere breve lo scritto, e assumere una certa forma, perché quella qui sopra non vuole essere una lettura critica. Forse sarà solo la traccia di una suggestione, un gioco d’interpretazione, un omaggio alla creazione.
Nasce dalla visione di Spiaggia delle Cannelle, Isola del Giglio, un video di sette secondi di Noemi Ferrari, testimonianza di una sua performance del 2020.
Noemi Ferrari si rifà alla storia di Mamiliano, un sant’uomo vissuto da quelle parti nel V sec. d.C., tanto venerato che alla sua morte il corpo fu smembrato in tre parti per diventare reliquie in tre paesi diversi.
All’Isola del Giglio è toccato un braccio, venerato lì come parte di un tutto. Parte di un tutto mancante, ma dalla quale, la devozione popolare, si aspetta tutto il bene che potrà dare.
Il video, per la sua essenzialità e brevità, può essere paragonato, quindi, a una immaginetta votiva che una volta si conservava nel libro delle preghiere.
Oggi, io vedo in Spiaggia delle Cannelle di Noemi Ferrari la messa in immagine della condizione di frammento – che spesso, anche noi che non siamo santi, viviamo – coccio, scheggia di un tutto ancora tutto da immaginare.
È, per me, il foglio staccato del quaderno degli appunti, è lo schizzo veloce di una cosa “
vista” su cui, forse, si potrà ritornare.

 

Noemi Ferrari
Diplomata al liceo linguistico Leonardo da Vinci di Bergamo nel 2016.
Dopo tre anni di lavoro come cameriera in un hotel, riprende gli studi all’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, dove si diplomerà in Pittura. Lavora presso Fondazione Teatro Donizetti.
Fra i suoi principali interessi vi sono il disegno, la performance e il teatro.

 

Testo di:
Luciano Passoni
Di formazione artistica, ex insegnante, ex libraio.
Oggi attivo in luogo_e.